
Ipomineralizzazione nei molari: i primi segni di denti gessosi sono macchie color crema (come nella foto) o macchie bianche
Photo credit: The D3 Group
Il problema dell’ipomineralizzazione dei molari è una questione che non è ancora stata risolta del tutto nel mondo dell’odontoiatria. Su questo argomento un team di ricercatori australiani e cileni ha condotto una ricerca e ha proposto una possibile soluzione.
Questi ricercatori hanno attribuito l’aspetto gessoso dei molari dovuto all’ipomineralizzazione, cioè una tessitura dello smalto dentale che presenta macchie biancastre, alla fuoriuscita di una proteina prodotta dal sangue, l’albumina, che contamina lo smalto durante la sua formazione, con il conseguente aspetto finale anomalo.
Il tema dell’ipomineralizzazione dei molari è una questione nota da tempo, infatti sono state scoperte diverse cause come alcune anomalie genetiche a livello della gemma dentale oppure problemi a livello nutrizionale.
I molari sono denti particolarmente inclini a essere danneggiati a causa della loro localizzazione posteriore all’interno della bocca e per la loro architettura strutturale con solchi che trattengono il cibo, causando maggiore difficoltà nell’igiene. Un dente che è colpito da ipomineralizzazione risulta dieci volte più soggetto a essere perso rispetto a un dente normale e in generale è un dente con uno smalto meno resistente.
I ricercatori hanno scardinato l’idea tradizionale secondo cui questa ipomineralizzione fosse dovuta a cellule progenitrici dello smalto con caratteristiche difettose, in quanto ciò spiegava solo parzialmente l’ipomineralizzazione dei molari e non sapeva motivare come mai accadesse solo su alcuni denti e non su tutti.
Come nuovo modello causale è stata proposta la teoria secondo cui l’albumina fuoriesca dal siero e le sue deboli macchie si legano ai cristalli dello smalto, bloccandone così la crescita corretta e la formazione di strati di smalto duri e traslucidi, come nei denti sani. Il fattore scatenante si pensa possa risiedere in alcune malattie contratte durante l’infanzia, tra cui anche la febbre. Un’altra intuizione è stata quella di osservare che, mentre nei denti con smalto sano l’assunzione di fluoro avesse effetti protettivi sullo smalto, nei denti con smalto gessoso il fluoro non presentava alcun effetto.
La questione sull’ipomineralizzione dei molari è però ancora aperta, in quanto vanno spiegati altri fattori ambientali ed eventi causali che concorrono alla formazione di questo smalto anomalo.
Per quanto riguarda l’approccio clinico, in prima istanza non si può prevenire la comparsa dei denti con smalto gessoso, ma se questi vengono presi sul nascere si possono salvare gli elementi colpiti.
Queste scoperte offrono prospetti per una migliore gestione clinica della malattia e aprono la strada a una ricerca più ampia sulla patogenesi dell’ipomineralizzazione dei molari. Ci si augura che questa svolta possa condurre alla prevenzione di tale problematica, apportando benefici alla salute dentale globale, includendo anche una riduzione della carie dentale.
Valentina Viganò
Giornalista Italian Dental Journal