Dal 30 giugno per gli studi odontoiatrici scatta l’obbligo di accettare il pagamento attraverso carte di debito (Pos) per importi superiori a 30 euro. Non sono però previste sanzioni in caso di inadempienza. Dotarsi di questo sistema di pagamento prevede dei costi, legati soprattutto alle singole transazioni.
Fatta salva la possibilità da parte di ogni studio di attivare il servizio attraverso la propria banca di fiducia, Andi Servizi ha concluso un accordo con Farbanca che prevede la fornitura di questo come di altri servizi a tutti i soci Andi a tariffe prestabilite e contrattate a livello centrale. «Il Pos più che un obbligo è un’opportunità per uno studio dentistico» ha detto Gerardo Ghetti, tesoriere Andi e presidente di Andi Servizi, definendo l’offerta Andi-Farbanca come «la migliore presente sul mercato». Farbanca, istituto specializzato nell’offerta di servizi bancari al mondo della sanità, fa parte del Gruppo Banca Popolare di Vicenza.
L’intesa, siglata in occasione del congresso degli Amici di Brugg a Rimini, mette a disposizione degli studi odontoiatrici associati ad Andi finanziamenti e prodotti bancari a condizioni dedicate. In particolare riguardo al conto corrente, all’introduzione del Pos in studio e ai finanziamenti. Farbanca propone agli odontoiatri anche un servizio di consulenza che prevede un’analisi personalizzata dell’assetto finanziario dello studio, che ricalca sostanzialmente un percorso già rodato grazie all’esperienza ottenuta dall’istituto di credito nel settore delle farmacie.
Per Andi questa convenzione va al di là della necessità contingente di dotarsi dei Pos negli studi. Fa anzi parte di un progetto politico-sindacale volto, come spiega Gianfranco Prada (presidente Andi) a «rendere il socio più cosciente rispetto alla gestione dello studio dal punto di vista finanziario», un aspetto forse trascurato in passato tanto che «veniva spesso delegato al commercialista. La convenzione appena siglata con Farbanca – sottolinea Prada – consentirà di aiutare molti dentisti nell’acquisizione di una cultura finanziaria che li metta in grado di ottimizzare la gestione della loro attività anche sotto questo profilo. Questa crescita culturale richiederà del tempo ma siamo convinti che sia diventato un obiettivo irrinunciabile, pena l’ulteriore contrazione della marginalità su ricavi già in calo». L’accordo completa l’offerta di servizi in convenzione proposta ai soci Andi che, in questi ultimi anni, si è allargata all’ambito dei servizi bancari, finanziari e assicurativi.
«La scelta è caduta su Farbanca – conclude Gerardo Ghetti – per almeno tre motivi: opera sia con i dentisti sia con Andi nazionale da tempo; è una banca telematica in grado di dare un ugual servizio a tutti i dentisti italiani, ma soprattutto si pone come banca specificatamente orientata al mondo della sanità e condivide con Andi l’interesse che il nostro settore cresca, e per questo motivo è orientata a dare anche una consulenza ai nostri associati».
Andrea Peren
Giornalista Italian Dental Journal
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