
Il gruppo di lavoro dell’Università di Pisa ha ricevuto il Premio Colgate 2017 dalla dottoressa Rossella Lapalorcia, Professional Business Manager Colgate. Nella foto anche il professor Mario Giannoni e la dottoressa Michela Rossini, presidente e vicepresidente della Commissione nazionale Csid, e la dottoressa Antonella Abbinante, direttore della didattica del Csid di Bari
Sabato 10 giugno a Bari è stato proclamato il vincitore del Premio Colgate 2017. Alla sua XV edizione, questo riconoscimento è stato assegnato, per il secondo anno consecutivo, al gruppo di ricerca dell’Università di Pisa, che ha presentato un progetto sul tema “Il ruolo dell’igienista dentale nella diagnosi dell’ipersensibilità dentinale nel paziente parodontale” intitolato “Valutazione onnicomprensiva dell’ipersensibilità dentinale nel paziente parodontale attraverso l’analisi multivariata degli stimoli di diversa natura e introduzione di un nuovo indice di valutazione”. Il gruppo di ricerca premiato è coordinato dalla professoressa Maria Rita Giuca.
La cerimonia di consegna ufficiale del premio ha avuto luogo in occasione del XVI congresso della Commissione nazionale del corsi di studio in igiene dentale, svoltosi il 9 e 10 giugno scorso a Bari, ospite dell’Università di Bari, con la partecipazione di circa 250 tra igienisti dentali, odontoiatri e studenti.
Il gruppo si metterà al lavoro per verificare nella pratica quanto teorizzato, con l’obiettivo di presentare i risultati tra un anno esatto sempre nell’ambito del Congresso Csid, che si svolgerà a Bolzano nel giugno del 2018.
In apertura dei lavori, prima della cerimonia di premiazione, si è tenuta la presentazione del progetto vincitore Premio Colgate 2016. La professoressa Maria Rita Giuca, in rappresentanza del gruppo di ricerca dell’Università di Pisa, ha relazionato sul progetto “Approccio evidence-based alla prevenzione e gestione delle lesioni cariose attraverso il sistema Icdas (International Caries Detection and Assessment System), i principi del Cambra (Caries Management by Risk Assessment) in età pediatrica, adolescenziale e adulta, e ripercussioni sulla qualità di vita percepita”.