La paziente, di anni 64, portatrice di una protesi mobile inferiore per edentulia plurima a carico del quadrante inferiore sinistro e più precisamente a carico degli elementi dentari 3.3, 3.4 e 3.6 (figg. 1 e 2), si presenta alla nostra osservazione chiedendoci di poter sostituire la protesi mobile con una soluzione protesica fissa.
Si decide di intervenire ripristinando la funzione e l’estetica con una protesi fissa ancorata a impianti.
Un’accurata indagine radiologica pre chirurgica con l’ausilio di una mascherina diagnostico-chirurgica ci permette di definire il diametro, la lunghezza e la posizione degli impianti nelle tre dimensioni dello spazio (figg. 2 e 3). Vengono inseriti tre impianti XiVE (Dentsply) in posizione 3.3, 3.4 e 3.6, rispettivamente di diametro 3.4, 3.8, 4.5 e si decide per un approccio implantare a carico differito, con un tempo di attesa per l’osseointegrazione di circa tre mesi.
Dopo la seconda chirurgia e dopo aver estratto l’elemento dentale 3.5, con l’ausilio di provvisori si procede al carico degli impianti e al rimodellamento dei tessuti molli perimplantari (fig. 4).
Il passo successivo consiste nella presa dell’impronta per la realizzazione del manufatto protesico definitivo. Scegliamo una tecnica d’impronta a strappo (riposizionamento) con l’ausilio di transfert d’impronta dedicati e transferCup, per un più facile riposizionamento dei transfert nell’impronta (figg. 5 e 6). Per questa tecnica abbiamo utilizzato un silicone per addizione Aquasil Soft Putty/Regular in combinazione con un ribasante Aquasil Ultra LV (fig. 7). Nei settori latero-posteriori, i monconi in titanio e le corone protesiche in oro-ceramica rimangono a nostro avviso ancora i materiali d’elezione (fig. 8). A cementazione avvenuta, riteniamo necessario verificare con una radiografia endorale la precisione del manufatto protesico e la possibilità di non lasciare residui di cemento all’interno del solco perimplantare (figg. 9 e 10). Dopo aver controllato la precisione dell’impronta con una dima di verifica, procediamo alla realizzazione del manufatto definitivo.
L’utilizzo di Aquasil Soft Putty e Aquasil LV rappresenta una combinazione ideale per questa tecnica d’impronta in quanto, grazie all’elevato modulo elastico dei materiali, riusciamo facilmente a vincere i sottosquadri presenti sui transfert durante la rimozione dell’impronta e altrettanto facilmente riusciamo a riposizionare i transfert nell’impronta senza “strappare”, mantenendo così una elevata precisione dei dettagli.
perchè è stato estratto il 3.5?