L’applicazione di piercing al corpo è oggi molto di moda. Diversi lavori hanno documentato, però, le complicanze e i rischi connessi a tale pratica, che riguardano infezioni locali e sistemiche, HIV, epatiti, endocardite e reazioni allergiche. Quando il piercing interessa la cavità orale o le zone periorali possono verificarsi problemi a carico dei denti e del parodonto.
Giunge alla nostra osservazione una paziente di 21 anni lamentando sensibilità al caldo e al freddo nella zona incisale inferiore. All’esame obiettivo riscontriamo una recessione gengivale di 6 mm. a carico del 31, la lesione supera la giunzione muco gengivale e si classifica come II Classe di Miller (fig. 1).
L’esame dei tessuti periorali mette in evidenza, nella zona mediana del labbro inferiore, la presenza di un piercing (fig. 2) la cui parte interna coincide con la recessione presente sul 31 (fig. 3). Verosimilmente la lesione ha una genesi iatrogena dovuta allo sfregamento del piercing contro la gengiva. Si consiglia alla paziente la rimozione del piercing e s’intraprende terapia causale per la risoluzione dell’infiammazione. Dopo la terapia causale permanendo la sensibilità si decide di eseguire la copertura della radice con un innesto sub-epiteliale di tessuto connettivo (CTG).
Fatta l’anestesia, si esegue l’incisione e con una curette di Gracey si opera la levigatura radicolare (fig. 4). Con la tecnica di J.Bruno si preleva il connettivo dal palato (fig. 5). Il tessuto prelevato viene adagiato a copertura della recessione e suturato con filo riassorbibile (fig. 6), al di sopra dell’innesto viene suturato coronalmente il lembo primario (fig. 7). Si prescrive terapia con: Amoxicillina cp. 1g., 1x2x6 giorni, Nimesulide bustine 1 bustina alla bisogna, risciacqui con Clorexidina 0,12% 3 volte al giorno per 1 minuto sino alla rimozione della sutura. Rimossa la sutura, si apprezza la completa copertura della radice (fig. 8). I controlli nel tempo hanno mostrato la stabilità del risultato (figg. 9, 10).
Questo caso clinico e la disamina della letteratura, dimostrano che i pazienti con piercing intraorali o periorali hanno un rischio aumentato di andare incontro a problemi parodontali.

Angelo Cisternino
Libero professionista
Complimenti intervento ottimamente eseguito
Grazie per i complimenti e complimenti anche a te. Ho guardato i casi da te pubblicati, molto belli.
Salve.
Ho un problema alla quale la espongo in attesa di un preventivo.
Grazie
Retrazione gengivale, ascesso e infiammazione alle gengive causati da un piercing al mento. COSA FARE???
Ho fatto un piercing al mento anni fa che mi ha comportato la retrazione gengivale. Andai dal dentista che mi disse di toglierlo perchè rischiavo di perdere un dente. Ho tolto il piercing solo qualche mese dopo a causa di un dolore molto forte alle gengive.
Da allora non son più andata al dentista trascurando il mio problema per via di problemi di salute più gravi di altri familiari.
Ho tolto il piercing nel novembre 2011. Da allora non posso mordere e masticare con gli incisivi. Ho sempre il dente sensibile e in corrispondenza di dove batteva il piercing, dove c’è la retrazione gengivale, spesso la gengiva è infiammata, gonfia e mi fa molto male. Fra l’altro ho l’impressione che si “muova” di più rispetto agli altri se provo a muoverlo.
Oggi mi a male tutto il mento. Ho fatto sciacqui con il coluttorio, acqua e sale ed ora ho preso oki. Cosa fare? Come risolvere il problema? Si può guarire? Quanto mi costerebbero le cure e le visite varie? In quanto tempo potrei risolvere il problema? grazie mille!
p.s. da novembre 2012 sto curando un uveite all’occhio sinistro. Come termino la cura si riattiva subito l’uveite. A breve devo fare delle analisi per vedere da cosa possa dipendere questa infiammazione all’occhio (es. erpes o altro). Ho letto che potrebbe venire anche a causa di un’infiammazione ai denti non curata. In quel caso cosa fare? grazie ancora!