Il paziente P. N., di anni 16, giunge alla nostra osservazione per una prima visita dalla quale emerge un quadro non grave, ma disarmante per le condizioni in cui si trova in rapporto alla giovane età. Il paziente è trascurato dal punto di vista igienico e, tra i vari aspetti, il 3.6 ha perso l’integrità della corona clinica (figg. 1 e 2), con evidenti disagi.
Considerando l’importanza strategica del sesto inferiore (un tempo chiamato tra colleghi “sua maestà sesto”), decidiamo di tentare il recupero conservativo partendo dal ritrattamento canalare.
Isoliamo il campo e ricostruiamo in modo circonferenziale la corona clinica per poter ottenere un effetto contenitivo per l’utilizzo di disinfettanti endodontici (Ipoclorito, Bioakt, Edta, ecc.) e naturalmente un maggior isolamento del campo operatorio (figg. 5, 6, 7 e 8).
Ritrattiamo con strumentazione rotante e sigilliamo con tecnica Thermafil (fig. 9).
Non volendo invadere il parodonto, e cercando una tecnica più conservativa possibile, data la giovane età del paziente, optiamo per un onlay in composito (figg. 10 e 11) al fine di mantenere l’elemento in parcheggio quale mantenitore di spazio, in attesa di un maggior sviluppo generale del paziente, senza escludere che la riabilitazione possa rivelarsi duratura e quindi definitiva.
Nel frattempo, il paziente è stato istruito e seguito dall’igienista dentale con risultati più che soddisfacenti. Un caso clinico usuale ma di grande soddisfazione per noi e per i genitori del paziente.

Aldo Crespi
Libero professionista a Corsico (Milano)