Il caso clinico tratta di una paziente di 26 anni che a controllo richiede la sostituzione di una vecchia otturazione in amalgama e la cura di lesioni cariose del primo quadrante (fig. 1).
A seguito di accurata anamnesi, esame obiettivo intraorale e radiografico, si rilevano lesioni cariose a carico degli elementi 1.6, 1.7 e 1.8. Si propone pertanto alla paziente un piano di trattamento che prevede restauri estetici diretti in resina composita di tutti i molari.
Procedura
Previo isolamento del campo con diga di gomma, si rimuovono i vecchi restauri e le lesioni cariose, rispettando i principi della minimal intervention dentistry, procedendo alla rifinitura dei margini cavitari (fig. 2).
Si mordenza selettivamente lo smalto con acido ortofosforico al 37% in gel (Total Etch, Ivoclar Vivadent) per 30 secondi.
Dopo accurato risciacquo e asciugatura mediante la tecnica del wet bonding, si applica un sistema adesivo universale (Adhese Universal VivaPen, Ivoclar Vivadent), che viene distribuito attivamente e direttamente nel cavo orale, con il brush dell’applicatore per 20 secondi (fig. 3). L’adesivo universale è poi fotopolimerizzato con una lampada led polywave ad ampio spettro ed elevata emissione (1.200 mW/cm2), per 10 sec (Bluephase style, Ivoclar-Vivadent).
Procedendo con il restauro di II classe su 1.6, dopo aver adattato la matrice sezionale con cuneo di legno e anello separatore, si ricostruisce la parete interprossimale con una massa smalto (Tetric Evoceram Enamel A3, Ivoclar Vivadent). Un sottofondo cavitario è applicato sullo strato ibrido di ogni elemento utilizzando Tetric EvoFlow Bulk fill (Ivoclar Vivadent), per migliorare la stabilità del restauro grazie al suo favorevole modulo elastico, sia per diminuire ulteriormente il rischio di un’eventuale sensibilità post-operatoria (fig. 4).
Una volta ricostruita la parete interprossimale, si procede riempiendo le cavità con Tetric EvoCeram Bulk fill (Ivoclar-Vivadent), un materiale composito che permette il riempimento cavitario con spessori fino a 4 mm in un’unica soluzione.
Questa possibilità aumenta la praticità, la predicibilità e l’efficienza del trattamento conservativo, grazie a nuovi foto-iniziatori che consentono di aumentare il grado di conversione del composito, presentando una ridotta contrazione da polimerizzazione, insieme a un notevole risultato estetico. Il composito è quindi modellato e polimerizzato per 10 secondi (fig. 5). Il restauro viene finalizzato con un’apposizione di smalto occlusale (Tetric Evoceram Enamel A3, Ivoclar Vivadent) e con l’applicazione di un supercolore (Ips Empress Direct color brown), atto a conferire maggiore tridimensionalità al restauro.
Per la rifinitura e la lucidatura sono utilizzati gommini one step (OptraPol, Ivoclar Vivadent). Una volta rimossa la diga, si procede al controllo dei contatti in centrica e lateralità, provvedendo a eventuali adattamenti. In figura 6 il caso clinico ultimato.
Autori: Nicola Ragazzini, Giacomo Dallari

Nicola Ragazzini
Libero professionista a Bologna