L’estetica è un aspetto che riveste un ruolo importante nella moderna odontoiatria. Dato che sempre più pazienti desiderano un “sorriso perfetto”, i dentisti sono sempre più impegnati nella realizzazione di restauri altamente estetici, al fine di imitare la condizione naturale. I restauri con faccette indirette in composito possono essere eseguiti in una sola seduta.
Caso clinico
Un paziente di 20 anni desiderava migliorare l’estetica del suo sorriso. L’esame clinico rilevava un diastema tra gli incisivi centrali superiori (fig. 1). Il paziente voleva una soluzione rapida, senza necessità di un trattamento ortodontico. Analizzando le fotografie del viso del paziente, siamo stati in grado di determinare che la linea che corre lungo i bordi incisali e le punte delle cuspidi dei canini nei denti anteriori mascellari non formava una curva regolare. Per avere un sorriso attraente, era necessario adattare la forma di tutti e quattro gli incisivi superiori in modo tale da formare una linea del sorriso positiva. Durante i movimenti laterali, non vi era alcun contatto tra i denti anteriori inferiori e gli incisivi superiori, aprendo alla possibilità di allungamento degli stessi.
Data la giovane età del paziente, era necessaria una tecnica minimamente invasiva e quindi abbiamo optato per una procedura per la quale la preparazione dei denti non è essenziale. Abbiamo scelto una tecnica indiretta in cui i restauri sono stati realizzati con Admira Fusion (Voco), un materiale contenente una matrice di ceramica invece dei convenzionali monomeri metacrilati, rendendolo così altamente biocompatibile.
L’uso di faccette indirette realizzate dal clinico rappresenta un’alternativa alle faccette prefabbricate. La realizzazione in studio delle faccette presenta anche ulteriori vantaggi, come i costi bassi, la possibilità di personalizzare la forma dei denti, il ridotto spessore dello strato di cemento e il migliorato sigillo marginale.
Il materiale da restauro è stato applicato sul modello in silicone con una spatola in metallo per realizzare l’effettivo mock-up e quindi anche le faccette (fig. 2). Le faccette sono state adattate direttamente sui denti del paziente (figg. 3 e 4).
Un considerevole vantaggio di questa tecnica è la possibilità di controllare, prima del completamento del trattamento, se il risultato soddisferà le aspettative. La prova del restauro permette anche al paziente di vedere il risultato e di richiedere eventuali modifiche. Una volta controllato il sigillo marginale e l’apprezzamento del paziente sul piano estetico, sono state eseguite le preparazioni per l’applicazione delle faccette. Abbiamo scelto l’adesivo Futurabond U (Voco) in combinazione con il composito flowable GrandioSO Flow (Voco) nella tinta A1 per la cementazione.
Una volta applicate tutte le faccette, i margini del restauro sono stati rifiniti con un bisturi nr. 15C e lucidati con gommini specifici. Abbiamo valutato i risultati immediatamente dopo il completamento. Per assicurare un contatto uniforme tra gli incisivi inferiori e gli incisivi centrali superiori durante il movimento protrusivo è stato eseguito il molaggio necessario. Il molaggio è stato eseguito anche per eliminare tutti i contatti tra le faccette e i denti inferiori durante i movimenti laterali. Le visioni vestibolari e palatali sotto luce diretta mostravano che tutti i dettagli erano stati elaborati e che i restauri indiretti si armonizzavano con le strutture adiacenti.
Un confronto delle immagini pre-operatorie e post-operatorie mostrano un chiaro miglioramento dell’estetica dentale (fig. 5) e il conseguente effetto positivo di ciò sul sorriso del paziente.

Mauricio Watanabe
Odontoiatra a San Paolo, Brasile