Di seguito viene descritto il caso di un paziente affetto da fibrillazione atriale, sottoposto a chirurgia implantare in bioceramica presso il nostro studio odontoiatrico.
La fibrillazione atriale è una delle aritmie cardiache più comuni ed è caratterizzata da una contrazione irregolare e disorganizzata degli atri, con rischio di formazione di trombi. I sintomi sono palpitazioni, ansietà, facile affaticabilità e dispnea. La diagnosi è eseguita con un elettrocardiogramma di routine. A causa del rischio di embolie polmonari e cerebrali i pazienti vengono sottoposti, oltre agli eventuali antiaritmici, anche a terapia anticoagulante preventiva.
I vantaggi nell’utilizzo di materiali bioceramici nei pazienti cardiopatici sono elevata biocompatibilità, assenza di tossicità cellulare, ottima osteointegrazione, buona compatibilità gengivale, ottime caratteristiche meccaniche, scarsa adesione batterica e possibilità di attuazione di una chirurgia mininvasiva.
Caso clinico
Paziente di sesso femminile, di anni 67, con esiti di trauma facciale in seguito a incidente stradale e frattura caviglia destra per caduta, è affetta da fibrillazione atriale da circa 5 anni, tiroidite autoimmune, gozzo nodulare, steatosi epatica, lieve insufficienza renale e dolori reumatici. Attualmente in terapia con Dronedarone (Multaq 2 cp/die), Levotiroxina (Eutirox 100 1 cp/die), Pantoprazolo (Pantopan 40 1 cp/die), Olmesartan/Idroclorotiazide (Plaumazide 1 cp/die), Nebivololo (Lobivon 1 cp/die), Warfarin (Coumadin 3/4 cp/die).
La signora giunge a nostra osservazione per edentulia parziale. Si programma una riabilitazione occlusale mediante inserimento di impianti in Zirconia in posizione 15 e 24. Dallo studio radiografico e clinico-odontoiatrico si decide di procedere a intervento mininvasivo mediante tecnica flapless con impianti ceramici monoblocco autofilettanti Zirkolith Z5m(t) della Zsystems.
Il nostro protocollo implantare mininvasivo prevede:
– somministrazione di una terapia bio-immunologica con immuno-modulatori, integratori alimentari a base di calcio, vitamina D e C, fitoterapici ad azione antibiotico-simile;
– impiego di anestetici senza vasocostrittore;
– accesso mucoso con tecnica flapless: uso di mucotomo circolare senza apertura di lembo gengivale;
– preparazione standard del sito implantare con micromotore a basso numero di giri e con frese in zirconia per ridurre il surriscaldamento dell’osso o, nella maggior parte dei casi, la preparazione avanzata mediante tecnica Piezochirurgica, più selettiva e sicura;
– disinfezione dell’alveolo implantare con ozono, laser Helbo o lavaggio con antibiotico locale.
Autori
Franco Giancola, medico chirurgo e odontoiatra
Maria Giovanna Marini, PhD, MSc, responsabile laboratorio R&D presso Health Progress Italia srl

Franco Giancola
Medico chirurgo e odontoiatra, esperto in implantologia biologica e medicina rigenerativa autologa, presidente dell’Associazione italiana implantologia ceramica e odontoiatria olistica, direttore sanitario Ambulatorio di Odontoiatria e Fisioterapia Tumadent srl (TR). Esercita presso: Salvator Mundi International Hospital di Roma, Clinica Sorriso e Salute di Chioggia (VE), Consulente di studi dentistici
Collega Giancola buonasera
potresti dirci nel dettaglio quale sia la terapia che hai consigliato al paziente (posologia e tempi)? (somministrazione di una terapia bio-immunologica con immuno-modulatori, integratori alimentari a base di calcio, vitamina D e C, fitoterapici ad azione antibiotico-simile)
anticipatamente ti ringrazio