La paziente S. F. di anni 62, edentula, ha appena terminato la fase chirurgica: quattro impianti con schema All-on-4 secondo Malo e due impianti RTSpidEasy di diametro 4-15 mm, esagono interno, in zona tuber-pterigoidea per evitare cantilever. Questi ultimi, posizionati due mesi prima (pre-trattamento) sono dotati di stabilità secondaria (fig. 1): la protesi che si confezionerà sarà quindi a carico “misto”, immediato sui 4 impianti All-on-4 e differito sui due pterigoidei.
Per le impronte si procede come da protocollo RTEasy, con due duplicati della protesi totale: uno trasparente da usare come porta impronta individuale e l’altro con denti stampati in resina, che verrà trasformato in ponte fisso immediato (fig. 2).
Il duplicato trasparente viene forato in corrispondenza dei coping (figg. 2 e 3) e ribasato con silicone “putty”, che viene poi asportato con cura attorno a tutti i coping; questi vengono quindi “incollati” alla base trasparente per mezzo di resina (fig. 4). I sei coping vengono usati in questa fase come transfer d’impronta, il putty isola il campo operatorio fresco e le suture dalla resina fluida.
Si produce così un’impronta rigida in cui i coping-transfer incollati garantiscono i rapporti spaziali tra gli analoghi e che rileva con precisione la mucosa (fig. 5): il modello in gesso che se ne ottiene sarà di conseguenza estremamente preciso, permettendo una ottimale passività del manufatto protesico.
Per costruire la protesi si possono utilizzare gli stessi coping filettati, staccati dall’impronta e montati sugli analoghi del modello master: la filettatura esterna ci permette di avvitare su di essi le nuove strutture di rinforzo 3S (figg. 6 e 7) che renderanno il manufatto in resina acrilica particolarmente resistente, evitando soprattutto il rischio di fratture precoci del provvisorio e le deleterie conseguenze sulle sorti degli impianti, specie nei casi di carico immediato.
Le Standard Steel Structures RTEasy-3S (fig. 6) sono strutture in acciaio, in tre modelli standard e in vari spessori, che possono essere tagliate e piegate dall’odontotecnico per meglio adattarle alla forma della protesi (fig. 7) e all’anatomia dell’arcata: si avvitano sul coping filettato RTEasy ma possono anche calzare passivamente sui coping in titanio delle principali sistematiche implantari.
Sul modello, “armato” con i coping e relativi “rinforzi” 3S, si costruisce la protesi immediata RTEasy-Acril (due-tre ore di lavorazione) provvisoria rinforzata: per fare ciò si “scarica” il duplicato in resina della protesi totale conservando l’arco di denti stampati in resina bianca e la flangia vestibolare in resina rosa (fig. 9) e lo si adatta sul modello in articolatore (figg. 8, 9, 10 e 11). Esso viene poi fissato con resina bianca alle strutture stesse (fig. 10) nella posizione occlusale rilevata in bocca e si completa la protesi (fig. 12) con resina rosa che viene poi cotta in pentola a pressione e di seguito rifinita e consegnata (figg. 13 e 14).
Dopo quattro settimane, a guarigione gengivale avvenuta, viene eseguita una nuova prova estetica con denti del commercio e, sempre con le Strutture 3S si realizza una seconda protesi RTEasy-Acril che può avere le caratteristiche di un definitivo, o quanto meno di un provvisorio di lunga durata (fig. 15).

Enrico Rivarossa
Libero professionista a Fossano e Alba (Cuneo)