Paziente donna di 58 anni, con buone condizioni di salute generale, fumatrice di 10-15 sigarette al giorno, si presenta alla nostra osservazione. A livello orale presenta parodentosi diffusa, una riabilitazione implanto-protesica in arcata inferiore con dvo non corretta e con un provvisorio in resina su elementi dentari residui.
Richiesta della paziente è quella di tornare a sorridere senza imbarazzo e nel minor tempo possibile, senza trascurare il lato economico e soprattutto il lato funzionale per le difficoltà riscontrate durante la masticazione con continui dolori muscolari. Inerente a tutto ciò la perdita di dvo e i piani inclinati sbagliati, con un morso aperto frontale.
Considerando il lato biologico, è da rivedere anche la protesi implantare inferiore causa i suoi profili di emergenza errati, perché favoriscono l’accumulo di placca e residui alimentari nelle zone di emergenza degli impianti, con possibili perimplantiti precoci e inadeguata detersione e igiene da parte del paziente stesso.
Pertanto si passa ad effettuare una riabilitazione ex-novo dell’arcata superiore sfruttando la valutazione diagnostica digitale, che va dalla presa dell’impronta mediante scanner, alla rilevazione di punti estetici mediante scansione facciale (.obj), da matchare con i file .stl ottenuti dall’impronta digitale. In questo modo tutta la valutazione implanto-protesica viene integrata in un unico file in grado di mostrare anche la previsualizzazione del risultato finale, che si otterrà dopo la riabilitazione implantare effettuata con intervento di chirurgia guidata a carico immediato post-estrattivo. La scelta implantare è ricaduta sull’impianto Prama (Sweden&Martina) con collo convergente per favorire la miglior guarigione biologica secondo i criteri della Bopt, programmando tutto mediante software RealGuide 5.0 (3Diemme) e una struttura protesica in hi-tech o Trilor Arch.
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Nell’inferiore si è proceduto con una totale rivisitazione della struttura, che è stata modificata nei profili di emergenza e con un posizionamento diverso degli elementi dentari, cercado di migliorare i piani occlusali e la dvo. Il materiale hi-tech o Trilor Arch è un tecnopolimero intrecciato a fibre di vetro e di quarzo che conferisce un elevato grado di resistenza e di elasticità, utile per estensioni molto lunghe e inadeguate per le strutture rigide, con denti in pmma. Tutto con la collaborazione stretta del laboratorio che ha realizzato il manufatto protesico hi-tech.
Si ringrazia l’odontotecnico Paolo Viola per la parte di laboratorio

Davide Di Paola
Libero professionista ad Aci Bonaccorsi (Catania)