Il paziente F. A., 73 anni, di sesso maschile, in buono stato di salute generale, è giunto alla nostra attenzione presentando edentulia parziale del gruppo frontale superiore. I due centrali superiori (1.1 e 2.1) erano stati estratti in precedenza in pronto soccorso a seguito di una caduta che aveva provocato lussazione e dislocazione a carico dell’elemento 2.1 e una frattura radicolare profonda a carico di 1.1 (fig. 1).
In accordo con il paziente si è deciso di sostituire i due elementi persi con una riabilitazione fissa di tipo implantare. Al fine di replicare il più fedelmente possibile la forma e la posizione degli elementi persi, sono state richieste al paziente sue fotografie recenti in cui fosse visibile il sorriso (fig. 2).
Successivamente è stata eseguita una ceratura diagnostica sui modelli studio, in modo da previsualizzare il risultato protesico finale riproducendo nel modo migliore possibile l’estetica del paziente prima del trauma e, inoltre, per stabilire il posizionamento degli impianti. Sulla base del materiale raccolto, data la particolare posizione dei due centrali prima della loro perdita, è stata realizzata una dima in resina per semplificare la procedura chirurgica e garantire la corretta inclinazione degli impianti (fig. 3).
A distanza di circa due mesi dalle estrazioni sono state inserite delle fixture narrowSKY di 3,5 mm di diametro per 12 mm di lunghezza (bredent medical). È stato scelto di posizionare gli impianti con orientamento disassato sia per ottenere, in fase di riabilitazione protesica, la sovrapposizione, il movimento e la naturalezza degli elementi, sia per mantenere la distanza minima interimplantare aumentandola trasversalmente (fig. 4).
Quattro mesi dopo l’intervento è stata eseguita la seconda fase chirurgica per aver accesso alle fixture implantari e incrementare i tessuti molli con un innesto connettivale. Nella stessa seduta sono state rilevate le impronte per la realizzazione del provvisorio. Una volta realizzate dal laboratorio le corone provvisorie in resina, seguendo la ceratura diagnostica realizzata in precedenza, sono state quindi avvitate sulle fixture dei monconi BioHPP SKY elegance (bredent medical) ed è stato cementato il provvisorio per condizionare i tessuti molli perimplantari (figg. 5 e 6).
Trascorso il periodo necessario per la guarigione delle mucose è stata eseguita l’impronta definitiva per la finalizzazione protesica. I monconi provvisori sono stati sostituiti con due monconi personalizzati in zirconia e il lavoro è stato completato con la cementazione delle due corone in zirconia stratificata (fig. 7).
A distanza di un anno è stata eseguita una radiografia di controllo per valutare la salute implantare (fig. 8).
Autori
Simone L. M. Galbiati, Reparto universitario, Istituto Stomatologico Italiano di Milano
Andrea E. Borgonovo, Reparto universitario, Istituto Stomatologico Italiano di Milano
Rachele Censi, III Reparto di chirurgia parodontale e implantare (direttore: Dott. Luca De Micheli), Istituto Stomatologico Italiano

Simone Galbiati
Reparto universitario, Istituto Stomatologico Italiano di Milano
Un grande esempio di riabilitazione assolutamente naturale.
Complimenti scontati ma sinceri ai colleghi e anche all’apertura mentale del paziente in grado di comprendere e accettare i concetti di “estetica naturale”.
Un saluto e come sempre buon lavoro
Aldo