Una paziente di 66 anni con problemi parodontali necessitava del restauro della regione posteriore della mandibola inferiore. Dopo aver estratto i denti 35, 37, 45 e 47, che non potevano essere conservati, è emerso che il volume osseo in ambedue le regioni posteriori era carente sia verticalmente che orizzontalmente.
L’osso è stato incrementato usando un mix 1:1 di particolato di osso autologo (da regione retromolare) e Geistlich Bio-Oss, associato a una griglia in titanio realizzata specificamente sull’anatomia della paziente (Yxoss CBR, ReOss GmbH, commercializzata da Geistlich Biomaterials). Yxoss CBR è una struttura in titanio personalizzata che stabilizza l’innesto in posizione ottimale e può essere facilmente rimossa in un secondo momento. La griglia è progettata sulla base dei dati DVT della regione interessata o della tomografia cranica ed è prodotta con un procedimento Cad-Cam. Fissata sull’osso esistente con due viti in titanio, definisce il contorno di riferimento della cresta alveolare da rigenerare per il successivo posizionamento implantare e stabilizza il mix osso-biomateriale.
L’uso della griglia Yxoss CBR offre diversi vantaggi rispetto ad altre alternative di trattamento. Proprio perché è realizzata specificamente per il paziente, non è necessario adattare prima la forma al difetto, riducendo così la durata dell’intervento. Inoltre, queste griglie in titanio non hanno bordi acuminati, il che è vantaggioso per la guarigione della ferita e contribuisce a evitare deiscenze.
Yxoss CBR è personalizzabile con grande precisione e la sua configurazione dimensionalmente stabile crea spazio per una rigenerazione ossea indisturbata. In caso di difetti di notevole entità, può essere necessario prevedere tempi di guarigione più lunghi per ottenere una completa rigenerazione.
Una membrana in collagene Geistlich Bio-Gide ha protetto l’innesto dai tessuti molli. Un lembo a spessore parziale su entrambi i lati ha consentito una chiusura della ferita senza tensioni, permettendo la guarigione di una mucosa cheratinizzata sufficientemente ampia nella zona dell’impianto.
Trascorsi sei mesi, le condizioni dei tessuti molli erano clinicamente stabili e senza deiscenze.
Per la rimozione della griglia si è optato per un’incisione della cresta dalla posizione 5 alla 7. Allentata la vite di fissaggio, si è potuto dividere facilmente la griglia in due parti per poi estrarla con un elevatore periostale nel punto di rottura della regione designata appositamente, eseguendo piccoli movimenti laterali. Infine, si sono inseriti impianti (Screw Line, Camlog) nelle regioni 35, 36, 37 e 45, 46, 47.

Marcus Seiler
Libero professionista a Filderstadt e Kirchheim (Germania). Titolare e Ceo di ReOss Gmbh
grazie a Mengele i colleghi tedeschi sono assolutamente irraggiungibili!!!
Caro Marcus,
il risultato finale documenta una grande competenza di cui sei certamente consapevole, ma anche un paziente degno di questo nome.
Un caro saluto e come sempre buon lavoro.
Aldo
Complimenti per la risoluzione del caso con una tecnica che è sicuramente
” operatore sensibile ” quindi non alla portata di tutti.
Purtroppo per il paziente, dalla panoramica finale si evince che a breve dovrà sottoporsi ad un doppio Grande Rialzo del Seno Mascellare per poter avere nell’arcata antagonista una situazione altrettanto brillante.
Immagino che ne sarà stato informato prima di iniziare il lavoro all’arcata inferiore.
A parte ciò ancora complimenti.