La paziente, femmina di 35 anni, in buono stato di salute generale, viene inviata da un collega dopo inutili tentativi di far regredire cisti e fistola con trattamento ortogrado. Alla visita presenta discreto gonfiore alla guancia sinistra, presenza di fistola vestibolare a livello del 35, dente che si presentava anche ipermobile.
La paziente riferiva di non poter masticare dal lato sinistro per dolore. Per una serie di vicissitudini l’intervento è stato rinviato più volte di alcuni mesi. Per non esporre ulteriormente a irraggiamento non sono state ripetute né ortopantomografia né Dentascan. Il giorno dell’intervento la paziente riferisce comparsa di lievi disestesie al mento. Si scolpisce lembo di accesso vestibolare con un unico scarico appena distale al 33, per motivi estetici. La cisti era decisamente progredita rispetto alle radiografie e si è dimostrata difficilmente clivabile dal lembo, dalla cavità e dal mentoniero.
Viene effettuata apicectomia con retrograda in super eba al 35 e alle radici mesiali di 36. Non viene utilizzato materiale osteoinduttore né membrane. Si effettua sutura a punti staccati in riassorbibile.
Al controllo dopo una settimana era presente ampia zona di ipoestesia ovalare con diametro maggiore di circa 34 mm. L’area è stata monitorata settimanalmente e si è progressivamente ridotta fino a scomparire completamente dopo quaranta giorni, senza trattamento con cortisone. A sei mesi nessun segno di recidiva e ottima ricrescita ossea all’ortopantomografia. Il 35 è fisso e la paziente mastica senza problemi. Nessuna recidiva della fistola.

Giorgio Tiozzo
ULSS1 Belluno, responsabile per la branca di odontoiatria. Specializzato in odontoiatria pediatrica e in odontoiatria clinica nel disabile e nel paziente medicalmente compromesso.