L’esperienza ci insegna che esistono terapie canalari con criteri radiologici insufficienti senza sintomi e altre, apparentemente corrette, accompagnate da disagi. Poi, come in questo caso, il paziente P. O. di anni 49, senza una vera lesione apicale importante, presenta sintomi significativi che lo spingono a chiederci di intervenire sul canino superiore di destra, l’unico sintomatico rispetto ai due premolari, assolutamente asintomatici, che naturalmente ritratteremo.
Il paziente, infatti, non riesce ad addentare sul canino e, se comprime dall’esterno della guancia la cute in sede apicale, avverte la classica spada di dolore che si proietta perfettamente sul canino.
La radiologia (figg. 1 e 2) non mostra una radiotrasparenza importante, classica con tali sintomi, ma risulta evidente il mancato riempimento del terzo apicale e anche la radiopacità del terzo medio è modesta. È quindi probabile che la rappresentazione radiologica debba ancora manifestarsi, visti i sintomi lamentati dal paziente.
Anche se il perno aureo non è particolarmente lungo, il fissaggio del collega precedente è stato molto accurato (fig. 3), tanto che anche gli ultrasuoni di ultima generazione non producono un effetto efficace, nemmeno dopo diverse sedute.
Siamo quindi costretti a una modesta asportazione smalto-dentinale circonferenziale per poter inserire un estrattore meccanico (fig. 4). Otteniamo così, con pazienza e soprattutto delicatezza per evitare microfratture, la rimozione del perno (fig. 5). Rimuoviamo il vecchio riempimento canalare e procediamo al ritrattamento (figg. 6, 7, 8 e 9).
Anche se discusse, rispetto ai perni in fibra, le datate viti endocanalari stanno tornando alla ribalta, forse supportate dalle decementazioni di corone con tanto di perno in fibra, nonostante il rispetto delle tecniche adesive. Non entriamo volutamente nella diatriba, rispettando le varie scuole di appartenenza, segnaliamo semplicemente una realtà che può accadere anche negli studi più accreditati.
Ci conforta che, nel giro di poche settimane, tutta la sintomatologia del paziente è perfettamente rientrata, confermando la correttezza del riempimento canalare e l’abbassamento della carica batterica.

Aldo Crespi
Libero professionista a Corsico (Milano)