Si presenta alla nostra osservazione una paziente femmina di anni 16 che lamenta dolenzia alla masticazione sull’elemento 37. L’esame obiettivo mette in evidenza una lieve tumefazione della mucosa vestibolare, dolenzia alla percussione e prova di vitalità negativa; l’esame radiografico mette in evidenza una lesione periapicale con radici non completamente sviluppate. Si valutano le diverse alternative terapeutiche tra cui l’apecificazione tradizionale con idrossido di calcio e la procedura di rivascolarizzazione secondo la tecnica introdotta da Hoshino, decidendo per la rivascolarizzazione cercando di sfruttare le capacità rigenerative di una giovane paziente.
Dopo aver eseguito l’anestesia si procede al montaggio della diga di gomma e all’apertura della camera pulpare con fresa ad alta velocità. Si repertano gli imbocchi canalari e si procede a una strumentazione canalare lieve con strumenti rotanti per eliminare il contenuto canalare utilizzandoli in modo circonferenziale per aumentare il contatto con le pareti canalari e avere maggiore capacità di detersione.
Si procede poi all’irrigazione dello spazio canalare e alla sua asciugatura; successivamente si inserisce all’interno dei canali la pasta triantibiotica di Hoshino a base di ciprofloxacina, metronidazolo e minociclina e la si lascia in situ per circa 3 settimane. Si procede con una otturazione provvisoria con cemento vetroionomerico.
Dopo 3 settimane si esegue anestesia locoregionale, si elimina l’otturazione provvisoria e si eseguono lavaggi con ipoclorito di sodio; con un file di grosse dimensioni si provoca un sanguinamento da parte della porzione apicale e si aspetta che il sangue invada lo spazio endodontico e che si formi il coagulo. Successivamente si sigillano gli imbocchi canalari con cemento MTA e si procede all’otturazione provvisoria.
Possiamo concludere che la rivascolarizzazione è una terapia di facile esecuzione e predicibile nei casi di dente immaturo.

Fabio Rovai
Socio attivo dell'Accademia Italiana di Endodonzia (AIE) Docente al Master di II livello in Endodonzia e Conservativa presso l’Università di Siena Si occupa prevalentemente di endodonzia microscopica