Ha preso il via lo scorso 10 maggio, attraverso una serie di conferenze nelle principali città italiane, il progetto di comunicazione e formazione “Qualità e sicurezza in chirurgia parodontale e implantare” promosso dalla Società italiana di parodontologia e implantologia (Sidp), secondo cui per offrire al paziente adeguate garanzie in termini di qualità delle prestazioni in chirurgia parodontale e implantare e standard minimi di sicurezza è indispensabile che l’odontoiatra segua un modello organizzativo e gestionale che gli permetta, unitamente al suo team, di controllare al meglio lo svolgimento della prestazione chirurgica, senza lasciare nulla al caso. Proprio in quest’ottica si pone il progetto Sidp, rivolto a tutti i professionisti che desiderano aggiornare le proprie metodologie di lavoro, e che fornisce le indicazioni necessarie – riportate in una dettagliata checklist – per poter eseguire con la massima correttezza le fasi di pianificazione, preparazione, esecuzione e gestione post-operatoria dell’intervento (attraverso il monitoraggio di 35 aspetti critici specifici di tali momenti).
Naturalmente il tutto non può prescindere, a monte, da una completa e accurata preparazione del professionista in termini di nozioni e competenze, e dalle attente valutazioni clinico-diagnostiche sul singolo caso. Il progetto, cioè, non intende in alcun modo sostituire un livello adeguato di formazione e competenza di cui l’odontoiatra deve essere provvisto.
Gratuito e aperto a tutti i dentisti italiani, il progetto è articolato in tre diverse fasi: la partecipazione a un evento formativo accreditato Ecm; la partecipazione a un corso online specifico per il personale degli studi odontoiatrici; la possibilità di aderire formalmente online al modello organizzativo Sidp impegnandosi a utilizzare la checklist per tutti gli interventi di chirurgia parodontale o implantare e ricevere un attestato di adesione. Un occhio di riguardo è riservato anche alla squadra che affianca il dentista nella pratica clinica quotidiana e dalla quale dipende il buon esito del trattamento, proprio perché un intervento chirurgico, oltre alla specifica parte medica, coinvolge molteplici funzioni organizzative e gestionali che fanno capo ai vari componenti del team di studio.
Il modello organizzativo e gestionale proposto sotto forma di checklist, secondo le intenzioni della Sidp, consente non solo di perfezionare dal punto di vista qualitativo e di sicurezza le fasi dell’intervento, ma altresì di ridurre gli episodi di morbilità, le complicanze e gli effetti indesiderati, di migliorare l’esperienza percepita e la conseguente soddisfazione dei pazienti che si sottopongono alla procedura chirurgica.I suggerimenti proposti, ovviamente, non sono da intendersi come definitivi, ma al contrario in divenire: oltre ad essere periodicamente sottoposti ad aggiornamento, sarà importante vagliarli attraverso la capacità di giudizio del professionista, il quale dovrà adattarli al proprio contesto lavorativo e alle varie situazioni cliniche che si alterneranno nel proprio studio.
Il manuale di attuazione emesso dalla Società italiana di parodontologia e implantologia consiglia l’applicazione della checklist per tutti i pazienti e per ogni intervento, al fine di non incappare in quelle dimenticanze o leggerezze dalle quali possono scaturire conseguenze serie per la salute del paziente. «Riaffermeremo l’immagine positiva dell’odontoiatria made in Italy» ci ha detto Maurizio Tonetti, presidente Sidp.
Il progetto “Qualità e sicurezza in chirurgia parodontale e implantare” della Sidp è già partito con l’organizzazione di corsi in tutte le più importanti città d’Italia. Per informazioni dettagliate sul progetto e per il calendario dei corsi (ripartono a settembre dopo la pausa estiva), è online il sito www.progettochirurgia.sidp.it