Si presenta alla mia osservazione un paziente maschio di circa 40 anni che riferisce periodici episodi di sinusite a carico del seno mascellare sinistro trattati dal medico di base con somministrazione di antibiotico terapia. In una occasione il paziente lamentava un dolore acuto a carico dell’elemento 25 che veniva sottoposto a terapia canalare. Tuttavia la sinusite si manifestava nuovamente e nell’occasione successiva al trattamento del 25 il paziente si presentava alla mia osservazione.
L’esame obiettivo mette in evidenza la presenza dell’elemento 26 con una grossa ricostruzione in resina composita, tumefazione a carico del fornice vestibolare con lieve dolorabilità alla palpazione e dolorabilità alla percussione su 25 e 26. L’esame rx mette in evidenza una terapia canalare congrua sull’elemento 25, una terapia canalare congrua sul 26 e una rarefazione ossea tra la radice mesiale del 26 e le radici del 25 con innalzamento della membrana del seno mascellare.
Si decide di procedere al ritrattamento dell’elemento 26 per valutare l’eventuale presenza del canale MB2 non trattato.
Si procede con anestesia loco-regionale, montaggio della diga, apertura della camera pulpare con fresa montata su turbina ad alta velocità (fig. 2), reperimento degli imbocchi canalari, eliminazione del contenuto camerale con tecnica mista manuale e rotante e l’ausilio di solvente per la guttaperca e cemento. Vengono utilizzati strumenti manuali c+ file più rigidi per la penetrazione all’interno della guttaperca e strumenti rotanti espandibili Xp Endo shaper per avere una ottimale detersione delle pareti canalari. Fig
Segue il reperimento del canale MB2, che viene strumentato con strumenti espandibili ad una dimensione apicale e di conicità pari a 20 06 (fig. 4).Controllo della LDL
Si esegue valutazione del diametro apicale del canale palatino, che in virtù del suo diametro superiore a 60 si decide di chiudere con MTA (fig. 5).
Si procede con la chiusura dei canali radicolari in guttaperca secondo la tecnica dell’onda continua di condensazione e chiusura in MTA dell’apice palatino (fig. 6). La chiusura del canale MB2 mette in evidenza la presenza di una anatomia ramificata dei canali radicolari.
Si termina con back filling canale palatino e ricostruzione (fig. 7).
Al controllo a un anno (fig. 8) si vede la lesione quasi completamente ossificata
Nella rx di controllo a due anni (fig. 9) si valuta la risoluzione della patologia periapicale e corona in zirconio.
Si può concludere come i casi di sinusite vadano indagati anche da un punto di vista odontogeno e come durante il trattamento canalare sia obbligatorio reperire tutto il sistema canalare per evitare serie complicanze infettive.

Fabio Rovai
Socio attivo dell'Accademia Italiana di Endodonzia (AIE) Docente al Master di II livello in Endodonzia e Conservativa presso l’Università di Siena Si occupa prevalentemente di endodonzia microscopica
Salve,
quindi si poteva evitare l’endo sul 25?