Una missione dell’associazione Smom si è svolta nel mese di dicembre interessando 15 ospedali burundesi. In nove di questi ospedali si è trattato di missioni esplorative, che hanno confermato la totale assenza di servizi per la salute orale, là dove l’associazione non è ancora intervenuta. Si tratta di ospedali regionali, riferimento sanitario per centinaia di migliaia di persone, tutti privi di servizi per la salute orale, se non un infermiere disponibile al bisogno a intervenire avendo in dotazione una o due pinze.
Così con i direttori sanitari di questi ospedali si sono sottoscritti accordi di partenariato che prevedono, da parte di Smom, l’apertura di servizi odontoiatrici nei loro ospedali nel corso del 2023, offrendo opportunità preventive e assistenziali a circa due milioni di possibili beneficiari. Le risorse economiche per questi interventi sono garantite dal 5×1000 a Smom (CF 9737218015) e dall’8×1000 delle Chiese Metodiste e Valdesi.
L’associazione italiana di volontariato invierà nel corso dell’anno in Burundi dieci riuniti odontoiatrici, grazie alle generose donazioni dell’azienda pistoiese Dentaform, e altre sei unità semplificate adatte agli ospedali rurali. Il programma d’intervento garantisce agli ospedali i materiali e le attrezzature necessarie, la presenza di operatori qualificati formati e sostenuti da Smom per i primi sei mesi prima dell’assunzione da parte dell’ospedale coinvolto.
La situazione più esemplificativa in questa missione della situazione sanitaria burundese è stata rilevata all’Hopital Regional de Gitega, ospedale pubblico di riferimento della capitale del Burundi con 320 letti per la degenza. Ci riceve il direttore Eric Ndihokubwayo, che ci mostra l’ampio e frequentatissimo servizio di salute orale presente nell’ospedale. Il servizio è composto da una sedia con sputacchiera in metallo e una poltrona odontoiatrica fissa utilizzabile solo come sedia per le estrazioni dentali. Naturalmente l’operatore è un infermiere formatosi sul campo.
È nelle periferie urbane delle città che si concentrano le povertà più estreme e quindi l’urgenza di un nostro tempestivo intervento. Si è subito prodotto un progetto impiantistico del futuro ambulatorio che verrà installato nel mese di aprile dal tecnico che Smom ha qualificato in Burundi. L’ambulatorio sarà composto da due unità operative odontoiatriche complete e un laboratorio odontotecnico. Le attrezzature necessarie arriveranno con un container dall’Italia nel mese di aprile, saranno in totale cinque le unità operative complete di mobili e radiografici.
Negli altri ospedali visitati nella missione di dicembre gli interventi inizieranno già nel mese di gennaio. Questi interventi consentiranno a Smom di raggiungere nel corso del 2023 i 25 servizi di odontoiatria conservativa attivati dall’inizio del nostro intervento, coprendo ora 15 delle 18 provincie del Paese.
Pino La Corte
Presidente Smom Onlus