COMUNICATO STAMPA SMOM ONLUS_Il corso universitario di qualificazione dei primi dentisti del Burundi è stato ufficialmente accettato nell’ordinamento nazionale del Burundi.
Mercoledì 29 aprile 2017 alla presenza di una commissione interministeriale burundese, composta da membri del Ministero della Sanità e dell’Istruzione e rappresentanti della Vice Presidenza dello stato burundese, si è valutato idoneo e meritevole il lavoro svolto dall’associazione italiana SMOM onlus (Solidarietà Medico Odontoiatrica nel Mondo): nel corso del 2018 potranno essere ufficialmente emessi i diplomi di laurea ai primi 13 studenti che termineranno il ciclo triennale per Thèrapeute Dentaire presso il centro Giorgio Vogel dell’ospedale di Ngozi, a cui seguiranno altri 11 studenti nel 2019.
Questo è solo il coronamento di un programma d’intervento iniziato in Burundi da SMOM nel 2013 per volontà testamentale di un’odontoiatra toscana, Alice Netikova, la quale ci chiese di soccorrere in sua futura memoria, quello sfortunato Paese.
Fu aperto uno splendido studio odontoiatrico nell’ospedale rurale di Mivo nella provincia di Ngozi, ma presto fu evidente l’assenza totale di personale qualificato, che non solo ci obbligava a far operare un infermiere generico, ma che lasciava anche tutti gli altri ospedali regionali, nei rari casi in cui offrivano un’assistenza sanitaria, privi di specialisti.
Il Burundi è uno dei Paesi più poveri dell’Africa, i beneficiari di questo progetto sono circa 12 milioni di persone in un paese in cui non è infrequente morire, o rimanere orfani per il decesso conseguente a prestazioni odontoiatriche mancate o subite. Le patologie orali riscontrate sono di una gravità inimmaginabili per un dentista europeo, sia per l’assenza di presidi assistenziali sia per le condizioni igienico sanitarie precarie in pazienti spesso malnutriti.
Il programma d’intervento ha previsto una task force di progetti specifici che consentiranno al sistema sanitario nazionale in un prossimo futuro di garantire alla popolazione le terapie indispensabili per la sopravvivenza.
In otto importanti ospedali burundesi sono già stati attivati progetti che prevedono nel corso del 2018 l’impiego dei futuri neo laureati, accompagnati da tutor italiani, per la riapertura dei servizi assistenziali oramai dismessi o come nel caso dell’ospedale di Mutoyi, diretto dall’associazione italiana VISPE, l’apertura di un reparto di terapie conservative che affianchi l’attuale ambulatorio nel quale vengono effettuate oltre 3.000 estrazioni annue.
L’odontoiatria italiana possiede le risorse, la sensibilità e le competenze adeguate per assumersi una degna responsabilità nella doverosa riduzione delle gravi diseguaglianze della salute nel mondo.
L’associazione SMOM è coinvolta in progetti nei quattro continenti ma questo intervento è diventato prioritario nelle sue attività, per la gravità della situazione riscontrata e per l’effetto moltiplicatore dei benefici del suo intervento istituzionale.
Il progetto universitario è reso sostenibile grazie al coinvolgimento di alcune aziende italiane e alla promozione della raccolta del 5 x 1000 per questo progetto che costa oltre i 30.000,00 € annui (SMOM cf. 97372180154). L’associazione non ha accesso a fondi istituzionali. Si è iniziato con la ristrutturazione di un reparto dismesso dell’ospedale regionale di Ngozi e l’apertura del reparto odontoiatrico “Giorgio Vogel” con 7 unità operative, che ha visto, solo nel corso del 2016, l’avvicendarsi di 20 volontari dell’associazione SMOM e altrettanti, già programmati, per il 2017-2018.
Lo sforzo associativo di questa piccola associazione di dentisti e operatori del campo dentale è enorme. Occorrono volontari disponibili a missioni in Burundi per affiancare la formazione pratica dei futuri dentisti burundesi e odontoiatri disponibili a seguire a distanza, quindi senza necessariamente prevedere periodi di permanenza in Burundi, la loro crescita professionale tramite supporti E-learnig o whatsapp/mail.
L’associazione scientifica SIdP ci sta aiutando con risorse economiche, fra cui l’istituzione di un “Fondo salva vita” per la cura di molti bambini colpiti da patologie infiammatorie o neoplastiche gravi: ad esempio, utilizzando i fondi donati, abbiamo potuto salvare un bambino fortemente defedato, affetto da Noma, una terribile patologia che provoca mostruose mutilazioni facciali se non trattato.
Negli ultimi decenni l’odontoiatria italiana ha raggiunto livelli d’eccellenza professionale impensabili sino a pochi anni fa. Nella cooperazione allo sviluppo, col medesimo impegno, negli anni, interventi d’emergenza “caritatevoli” sono stati abbandonati per realizzare progetti che consentissero, oggi, a sistemi sanitari nazionali di diverse nazioni africane di dotarsi della possibilità di qualificare personale specialistico e assistere la popolazione.
Ci serve il Vostro aiuto. Sostenete il programma d’intervento con il Vostro 5 x 1000 (cf. 97372180154) e la vostra disponibilità, a sostenere il progetto anche da casa, che a distanza accompagnino la crescita umana e professionale di questi futuri terapisti dentali
Pino La Corte
Elena Corsi
Fonte: Ufficio Stampa Smom Onlus