Da esigua minoranza a forza paritaria: la rappresentanza femminile in odontoiatria è molto aumentata a livello mondiale specie nei paesi occidentali. La conferma all’11° congresso internazionale Aio a Chia, in Sardegna.
Un “focus on the gender shift in Dentistry” che ha ospitato 600 presenze da tutto il mondo con una settantina di relatori sulle quattro principali discipline: ortodonzia, endonzia, parodontologia e conservativa più il tema del flusso digitale. In 20 paesi considerati nella letteratura esposta dal ricercatore canadese Ken Serota, le donne dentista (Fdi) sono il 35% nel 2020 ed erano il 24% dieci anni prima. Le donne laureate in odontoiatria nel 2020 sono quasi il 51% nel 2020 contro il 46% del 2009. In Italia, nei corsi di laurea la percentuale di studenti e studentesse viaggia verso la parità, quando non verso il sorpasso, mentre le laureate nel 2020 ammontano al 40% del totale. In Francia e Germania sono intorno al 45% ma ci sono paesi dove si arriva al 75% (Estonia e Lettonia) e la stessa India è al 70%. La percentuale però scende se si parla di odontoiatre alla guida di corsi di laurea, all’estero come in Italia. Inoltre sono donne solo 37 dentiste ogni 100 odontoiatri liberi professionisti, e con redditi più bassi perché non sempre l’attività può essere praticata a tempo pieno. Un dato che durante i lavori anche il presidente Cao Fnomceo Raffaele Iandolo ha sottolineato per l’Italia.
I prossimi eventi Aio
Il presidente Aio Fausto Fiorile ha già annunciato che il prossimo congresso internazionale del sindacato si terrà ancora una volta a Chia, a giugno 2023. Tuttavia, dal 2025 l’evento – che si è sempre svolto negli anni dispari in quanto biennale ma dal 2021 era slittato a quest’anno causa Covid – diverrà itinerante e cambierà sede a ogni edizione. «Il nuovo progetto culturale – spiega Fiorile – prevede che Aio faccia conoscere ai suoi soci, simpatizzanti, colleghi, ospiti italiani e stranieri le bellezze e i punti di forza di tutta la Penisola».