La moderna terapia implantoprotesica è sempre più orientata verso la riduzione dell’invasività chirurgica e il risparmio di tempo nella fase di protesizzazione. Tutto ciò si traduce in una migliore risposta estetica dei tessuti molli e funzionale per i tessuti duri in fase di guarigione. Gli effetti di tutto ciò si evidenziano in un minor disagio del paziente e in una sua migliore qualità di vita, con un notevole risparmio sia biologico che economico.
La protesizzazione immediata di una intera arcata implantare realizzata solidarizzando gli abutment con una semplice struttura in resina non si è dimostrata sempre affidabile, ma se tale struttura è rinforzata, eliminando in tal modo il rischio di micromovimenti, essa diventa molto più predicibile. L’utilizzo di fixture con platform switching e il posizionamento di un moncone definitivo al momento dell’inserimento dell’impianto, portano a un riassorbimento marginale inferiore rispetto a impianti senza platform switching e sui quali viene più volte rimosso il moncone. Naturalmente tale metodica richiede l’utilizzo di una protesi cementata.
L’impiego di protesi cementata su impianti ha portato alla consapevolezza che esiste un rischio perimplantite legato alla presenza di cemento nel solco perimplantare e non sono ancora state messe a punto modalità operative univoche volte a ridurre al minimo il rischio di lasciare residui di cemento. Non esiste attualmente un vero e proprio protocollo da seguire per la scelta delle componenti implantari, per la procedura di cementazione e per il mantenimento dei restauri in implantoprotesi cementata.
Per tutti questi motivi l’autore propone una nuova metodica protesica (tecnica conometrica o Conoweld, illustrata in questo caso clinico di riabilitazione del gruppo frontale inferiore con carico immediato post-estrattivo) che, utilizzando abutment dedicati preformati, permette di rispettare l’attuale gold standard determinato dall’utilizzo del platform switching e dal posizionamento del moncone definitivo al momento della chirurgia. La connessione protesica prevede l’utilizzo di cappette conometriche fornite dall’azienda che consentono di confezionare un provvisorio chair side con l’ausilio della saldatura intraorale. La protesi provvisoria a ritenzione conometrica presenta una estrema affidabiltà di tenuta e una completa reversibilità, tale da garantire la possibilità di rimozione da parte dell’odontoiatra ogni qual volta si renda necessario, applicando sempre la stessa forza. Nel contempo garantisce un sigillo marginale perfetto che non necessita l’utilizzo di cementi e determina uno splintaggio degli impianti permettendo di eseguire il carico immediato in sicurezza.
La saldatura intraorale consente in questa fase di ottenere un manufatto protesico rinforzato, estremamente affidabile e preciso, con una notevole riduzione di tempi e costi. In fase di protesi definitiva l’utilizzo di cappette conometriche preformate permette di ottenere inoltre una perfetta passivazione della struttura protesica. La standardizzazione del sistema determina la sua facilità di utilizzo e la conseguente economicità.

Loris Gaspari
Libero professionista in Vicenza