Nella chirurgia implantare moderna, grande attenzione intraoperatoria è riposta dagli operatori anche e sopratutto alla gestione dei tessuti molli perimplantari. Un corretto posizionamento dei margini implantari, una scelta opportuna del diametro della fixture e una adeguata quantità di gengiva aderente, garantiscono secondo molti autori una durata e predicibilità di risultati nel tempo.
Il prodotto Fyox (fyox.eu/it) che, grazie al suo brevetto, integra l’azione dell’acido tricloroacetico (TCA) con quella del perossido di idrogeno, permette di ottenere un’azione chimica e meccanica sui tessuti trattati. La stimolazione sinergica dei due prodotti opportunamente tamponati promuove la neocollagenogenesi e, in ultima analisi, migliorerebbe la guarigione tissutale. Per queste ragioni abbiamo deciso di integrare il trattamento con Fyox in alcuni protocolli implantari.
Caso clinico
Nel caso riportato, una paziente di 62 anni necessita una riabilitazione implantare in sede 3.5-3.6. Dopo un’attenta analisi dei volumi ossei e dopo una pianificazione precisa dell’intervento mediante una tecnica di chirurgia guidata statica, si rileva la necessità di aumentare la quantità di tessuto cheratinizzato nel sito implantare 3.6 (fig. 1).
Nella figura 2, dopo aver allestito un lembo a tutto spessore senza svincoli, si espone l’osso mandibolare, per visualizzare correttamente il sito implantare.
Nella figura 3 si esegue l’osteotomia dei siti mediante l’uso di una dima implantare (Navibox, 3i) per il corretto posizionamento delle fixture.
Successivamente si posizionano gli impianti (T3, 3i, Biomax) a livello crestale (fig. 4).
A causa della ridotta quantità di gengiva aderente, si opta per una tecnica di rigenerazione tissutale mediante ispessimento del lembo vestibolare con posizionamento di una membrana di collagene pluristratificata (Ossix Volumax, Dentsply) come si evince dalla figura 5.
Si passa ora alle suture e all’applicazione di Fyox, che viene prelevato dalla confezione e posizionato in un recipiente sterile. Mediate l’uso di un brush da conservativa, si applica il Fyox sulle superfici epiteliali dei lembi linguale e vestibolare (fig. 7), per ottenere l’effetto chemio-meccanico desiderato. Al termine del posizionamento delle suture, è evidente l’attivazione del perossido di idrogeno attraverso il fenomeno di formazione di bolle (fig. 8).
La guarigione a 7 giorni risulta di alta qualità, così come quella finale a due mesi al montaggio della protesi definitiva (figg. 9 e 10).

Carlo Francesco Sambri
Libero professionista a Trieste, specializzato in protesi e chirurgia orale