Comunicato stampa Oral-B
Una nuova ricerca pubblicata da Oral-B rivela che un terzo delle persone affette da disabilità in Europa ha avuto problemi gengivali nell’ultimo anno. Tra gli intervistati, al 47% delle persone con disabilità non è stato insegnato come lavarsi i denti correttamente e oltre un quinto (23%) degli europei affetti da disabilità si sente demotivato quando si tratta di curare la propria salute orale.
Oral-B con l’obiettivo di rendere la cura di bocca, denti e gengive più inclusiva e accessibile per le persone con disabilità visibili e non visibil presenta oggi “The big rethink”, il suo impegno sociale a lungo termine per garantire a tutti un’esperienza di igiene orale positiva e adeguata, a casa o sulla poltrona del dentista.
Per questo progetto e per il lancio della campagna di sensibilizzazione, Oral-B sta lavorando a stretto contatto con l’Associazione internazionale per la disabilità e la salute orale (iAdh). Il primo passo di questa collaborazione è l’avvio del programma Positive practices, progettato specificamente per formare ed educare gli addetti del settore a diventare più sicuri e inclusivi con i propri pazienti. Il programma consentirà anche a Oral-B di confrontarsi con i professionisti dell’igiene orale e conoscere maggiormente i diversi bisogni fisici e mentali delle persone affette da disabilità, aiutando il brand a capire come adattare la propria offerta di prodotti e a migliorare la salute orale dei pazienti con disabilità visibili o invisibili. Insieme a questa attività, Oral-B mette a disposizione The big rethink Content hub, che offrirà contenuti rilevanti e utili per le persone con disabilità, i loro caregiver e le famiglie, e anche ai professionisti della salute dentale.
The big rethink è stato presentato durante un evento di lancio tenutosi a Francoforte, in Germania. L’evento è stato l’occasione per raccontare gli obiettivi di questo progetto e per condividere i risultati dello studio sul legame tra salute orale e disabilità in Europa commissionato da Oral-B a Reputation Leaders. I dati della ricerca sono stati commentati da un nutrito gruppo di relatori, tra cui Jennifer Davis, Ceo di P&G divisione Healthcare, Johanna Norderyd di iAdh, Nikki Fox, giornalista britannica, James Hunt, autore del blog Stories about Autism, e l’attore tedesco Andre Dietz.
Benjamin Binot, vice presidente senior della divisione Oral Care di P&G Europe, ha commentato: «Affrontare le significative disuguaglianze di salute orale sperimentate dalle persone con disabilità in Europa è una grossa priorità per Oral-B. La nostra ricerca mostra che oggi ci sono molti problemi legati alla salute orale tra questi pazienti: 1 persona su 5 (20%) di coloro che hanno gravi disabilità trova fisicamente impegnativo lavarsi i denti e oltre un terzo delle persone con disabilità si sente ansioso o frustrato quando ha una visita dal dentista. Vogliamo contribuire nel cambiamento di questa situazione e crediamo che tutti dovrebbero avere un’esperienza di salute orale adeguata. Attraverso il nostro lavoro con l’iAdh e la creazione del programma Positive practices, vogliamo non solo fornire ai dentisti materiale didattico per rendere i loro studi più inclusivi, ma anche dare alle persone con disabilità gli strumenti di cui hanno bisogno per essere più autonomi nella propria routine di igiene orale».
Alison Dougall, professoressa di odontoiatria speciale e membro del comitato esecutivo di iAdh, ha aggiunto: «siamo lieti di aver collaborato con Oral-B per affrontare i problemi di salute orale vissuti dalle persone con disabilità in Europa. I nostri valori condivisi ci consentiranno di fare un’enorme differenza nell’esperienza di igiene orale per le persone che vivono con disabilità visibili e non visibili. Siamo consapevoli che molti operatori sanitari non hanno ricevuto un’istruzione in odontoiatria speciale durante la loro formazione, ma sensibilizzando sul problema e supportando le persone con disabilità possiamo contribuire alla realizzazione di piccoli ma significativi miglioramenti nelle loro routine di salute orale».
Salute orale e disabilità: la situazione in italia
Anche nel nostro Paese, dove il 36% della popolazione è affetta da disabilità, la situazione è in linea con quanto riscontrato nel resto d’Europa: da Nord a Sud, la scarsa conoscenza del problema e la mancanza di pratiche standardizzate e strumenti dedicati, portano coloro che si trovano ad affrontare una situazione di disabilità a vivere l’igiene orale con grande disagio.
Per la metà degli italiani con disabilità l’igiene orale rappresenta infatti una sfida quotidiana. Basti pensare che tra le difficoltà maggiormente riscontrate, ricordarsi di curare la propria salute orale per il 36% degli intervistati rappresenta il primo scoglio da superare. Le persone con disabilità hanno poi quasi il doppio delle probabilità di soffrire di sensibilità (43% vs 25%), mal di denti (38% vs 23%), gengiviti (28% vs 20%), perdita di denti (12% vs 5%) e grave infezione alle gengive (6% vs 2%) rispetto alle persone senza disabilità.
Nonostante le persone con disabilità vivano in generale in maniera più difficoltosa l’esperienza dal dentista (ben l’8% dichiara la stanchezza come sentimento legato alle visite dal dentista), associano questa visita a sentimenti positivi di felicità (6%) e speranza (13%), certi che la cura da parte di uno specialista possa dar loro maggior sollievo rispetto all’esperienza di igiene orale fatta a casa.
Informazioni sulla ricerca
Gli studi sono stati condotti tra il 2021 e il 2022 in Germania (n=1.034), Francia (n=1.009), Regno Unito (n=2.029) e Italia (n=1.002). In ogni paese è stato reclutato il campione per il sondaggio online, che risulta essere rappresentativo della popolazione adulta totale per età, sesso e regione.