Il paziente, femmina di anni 60, in buone condizioni di salute generali, non fumatore, si è presentato all’osservazione con un difetto parodontale di II grado a livello della forcazione buccale del primo molare inferiore di sinistra. La radiografia mostra un interessamento della forcazione (fig. 1).
Sono stato registrati i seguenti parametri parodontali. 1) Profondità di sondaggio (PPD): il sondaggio a livello della forcazione (fig. 2) era di 5 mm. 2) Recessione gengivale: questo valore era di 2 mm a livello della forcazione per arrivare a 3 mm sulla radice mesiale; era presente una discreta banda di gengiva cheratinizzata. 3) Livello di attacco clinico (CAL), registrato dalla CEJ: a livello della forcazione il CAL era di 7 mm (5 mm PPD + 2 mm R).
Procedura chirurgica
Previa infiltrazione di anestesia locale con adrenalina è stata praticata un’incisione sulculare con un microbisturi a lama semicircolare (Beaver 64) al fine di mantenere tutta la gengiva cheratinizzata presente. Con un piccolo scollatore si è proceduto alla preparazione del lembo primario a spessore totale. Dopo il sollevamento del lembo è stato possibile osservare l’ingresso della forcazione occupato da tessuto infiammatorio (fig. 3). Il difetto si presentava anatomicamente favorevole per la presenza dei picchi interprossimali, mesiale e distale, ben conservati. Il livello osseo (Bone Level, BL) non è stato misurato dato che non era previsto un intervento di rientro per misurarne la variazione.
La forcazione è stata accuratamente liberata dal tessuto granulomatoso ed è stato eseguito uno scrupoloso root planing usando sia strumenti manuali che ultrasuoni. È stata inoltre eseguita una osteoplastica al livello dei picchi interprossimali per creare un’anatomia più favorevole (fig. 4). Nella forcazione non è stato inserito alcun materiale di riempimento.
È stata scelta una configurazione di membrana specifica per questo tipo di difetti. La matrice è provvista di una legatura che è stata fatta passare negli spazi interprossimali e quindi annodata sul lato linguale. La membrana serrata intorno al colletto del dente garantisce il sigillo marginale (fig. 5).
Con un incisione profonda nel periostio si è ottenuto il rilasciamento del lembo per un successivo riposizionamento coronale. La sutura è stata eseguita a punti staccati (fig. 6).
È stato prescritto un antibiotico (amoxicillina 1 g, 2 volte al giorno per 6 giorni), un antinfiammatorio (Nimesulide, 2 volte al giorno per 3 giorni) e sciacqui con clorexidina (Dentosan 0.20%, 2 al giorno per 15 giorni). La sutura è stata rimossa dopo 15 giorni. I tessuti apparivano in buone condizioni e non si osservava alcuna esposizione della membrana.
Il controllo a due mesi dall’intervento (fig. 7) mostra: 1) assenza di segni di infiammazione; 2) ricopertura della radice inizialmente esposta; 3) nessuna esposizione della membrana; 4) mantenimento di una certa quantità di gengiva cheratinizzata.
Conclusioni
È stato dimostrato che l’uso delle membrane nel trattamento delle forcazioni di II grado porta a una percentuale di guarigione molto elevata. Studi clinici hanno dimostrato che la membrana Guidor rappresenta un valido ausilio per il trattamento sia dei difetti infraossei che delle recessioni gengivali. Questa membrana è in grado di mantenere un effetto tenda per almeno 6 settimane prima di iniziare a riassorbirsi. Il riassorbimento completo avviene nell’arco di 6 mesi mediante idrolisi e formazione di acido lattico, che viene rapidamente metabolizzato sotto forma di anidride carbonica e acqua.
Il risultato clinico del caso trattato può considerarsi positivo con una guarigione senza complicanze, con la copertura completa della radice esposta e la stabilità del margine gengivale a due mesi. Il guadagno di attacco clinico e l’eventuale rigenerazione di tessuti duri saranno valutati successivamente (non prima di un anno dalla chirurgia) mediante sondaggio e radiografia.
Anche alla luce delle nuove problematiche infiammatorie legate all’implantologia è auspicabile il ritorno a tecniche rigenerative per ripristinare l’integrità parodontale di elementi dentari affetti da patologie complesse come l’interessamento delle forcazioni.

Leonardo Vanden Bogaerde
Libero professionista a Concorezzo