Si presenta alla mia osservazione un giovane paziente, che durante una partita di calcio subisce un trauma con lussazione e avulsione del 2.1 (figg. 1 e 2).
Dopo una rapida anamnesi che esclude patologie, viene effettuata una rx endorale che mostra un alveolo vuoto e senza frammenti radicolari (fig. 3).
La prima cosa che il paziente chiede è di riavere l’estetica perduta e le opzioni di trattamento sono le seguenti:
– Maryland bridge;
– parziale mobile;
– mascherina termoformata trasparente;
– dispositivo a ferula;
– dispositivo ortodontico vestibolare;
– provvisorio in resina ad ancoraggio dentale;
– provvisorio in resina su impianto.
Tuttavia l’assenza di una corretta dimensione verticale, per la presenza di un morso coperto, ci impedisce il posizionamento corretto di un eventuale impianto nelle tre dimensioni dello spazio (figg. 4 e 5). In questi casi la terapia ortodontica ci può aiutare migliorando il piano occlusale, lo spazio intermascellare, le guide occlusali durante la dinamica mandibolare e il rapporto intermascellare. Quindi, dopo aver discusso col paziente, siamo approdati a un trattamento multidisciplinare ortodontico-implanto-protesico.
Immediatamente con una finta ortodonzia ho ridato un’estetica temporanea al paziente (fig. 6) e solo in un secondo tempo ho montato dei brakets secondo la tecnica MBT (fig. 7), con dei rialzi occlusali in materiale vetroionomerico (fig. 8) per poter montare anche l’arcata inferiore. Giunti ad archi rigidi ho applicato elastici di seconda classe con lo scopo di aprire il morso e far avanzare la mandibola (fig. 9).
Dopo 16 mesi dalla terapia ortodontica si smontano gli attacchi e si pianifica l’inserimento di un impianto (fig. 10) effettuando una conebeam e una simulazione virtuale dello stesso (figg. 11 e 12). Quindi si passa alla fase chirurgica utilizzando un impianto da 11 mm di lunghezza e una base protesica di diametro 4 mm (fig. 13). L’ottima stabilità primaria mi ha permesso l’inserimento immediato di un provvisorio avvitato non funzionalizzato protesicamente (figg. 14 e 15) e dopo tre mesi si è passati alla protesizzazione definitiva con un moncone e una corona in zirconia (figg. 16, 17, 18 e 19).
Bibliografia
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2. Kokich VG. Adult orthodontics in the 21st century: guidelines for achieving successful results. World J Orthod. 2005;6 Suppl:14-23.
3. McLaughlin RP, Bennet JC, Trevisi HJ. Systemized Orthodontic Treatment Mechanics.
Mosby International; 2001.
4. Xu TM, Lin JX, Huang JF, Cai P, Tan QF. Effect of the vertical force component of Class II elastics on the anterior intrusive force of maxillary archwire. Eur J Orthod. 1992 Aug;14(4):280-4.
5. Merli M. Terapia protesica in implantologia. Il piano di trattamento integrato. Volume 2. Quintaessenza Ed, 2016.
6. Hui E, Chow J, Li D, Liu J, Wat P, Law H. Immediate provisional for single-tooth implant replacement with Brånemark system: preliminary report. Clin Implant Dent Relat Res. 2001;3(2):79-86.

Giuseppe Annone
Libero professionista in Napoli