La paziente (16 anni) si presenta per una visita di controllo e le radiografie iniziali, oltre a mostrare grandi quantità di tartaro sottogengivale e segni di parodontite, evidenziano la presenza di due ampie aree di radiotrasparenza periapicale a carico di 36, coinvolgenti la radice mesiale e quella distale. Il dente non è sintomatico.
La paziente è stata inserita in un protocollo di terapia causale per controllare la malattia parodontale, dopodiché si è passati al trattamento endodontico di 36.
È stata eseguita una adeguata cavità d’accesso rimuovendo la precedente otturazione e la carie sottostante. Con l’aiuto di una sorgente piezoelettrica, inserti dedicati e di microdebrider, i canali sono stati svuotati dal materiale presente per poter raggiungere la corretta lunghezza di lavoro, confermata da una Rx intraoperatoria.
L’attenta esplorazione al microscopio operatorio ha messo in evidenza la presenza anche di un terzo canale mediano a livello della radice mesiale.
Tutti canali mesiali sono stati preparati con Glidepath e Opener Komet prima di procedere al gauging apicale e alla successiva sagomatura con F6 Skytaper, strumenti a conicità costante 06: il canale mesiovestibolare è stato preparato con strumento 40, il canale mesiolinguale con un 35, quello mediano con un 25. L’alta capacità di taglio e la precisione di questi strumenti consente tramite visual gauging di avere un’ulteriore conferma delle dimensioni apicali e poter così adattare nel migliore dei modi il cono di guttaperca prescelto. I canali MV e ML sono stati otturati con tecnica di condensazione verticale a caldo con un cono di guttaperca a conicità 06 (e successivo backpacking con sistema Obtura), mentre il canale mediano con sistema Thermafil 25.
Il canale distale presentava, anche radiograficamente, un apice visibilmente riassorbito e di forma ovale con una costrizione apicale pari a 60. Per questo motivo si è optato per una chiusura con un tappo di 3 mm di cemento ProRoot Mta.
La detersione di tutto il sistema canalare è stata affidata a lavaggi con ipoclorito di sodio al 5,25% riscaldato ed Edta.
A 48 ore di distanza dal trattamento si è proceduto a verificare l’indurimento dell’Mta e al riempimento del canale distale con Obtura. È stata poi eseguita una ricostruzione diretta dell’elemento vista la buona quantità residua di struttura dentale sana.
La paziente si sta attualmente sottoponendo a un trattamento ortodontico di riallineamento di entrambe le arcate. La radiografia di controllo eseguita a un anno di distanza dal trattamento endodontico mostra la scomparsa della radiotrasparenza periapicale e la presenza di lamina dura intorno ai profili radicolari.

Alessandro Fava
Nato a Parma il 13/03/1977. Laurea con lode e menzione d'onore in Odontoiatria e protesi dentaria Università di Parma nel 2001. Socio attivo AIE (Accademia Italiana di Endodonzia). Socio ordinario AIC (Accademia Italiana di Conservativa). Si dedica prevalentemente all'endodonzia, all'odontoiatria conservativa e alla parodontologia non chirurgica.
Caro Alessandro,
un caso di grande soddisfazione professionale, dalla diagnosi alla terapia, i complimenti sono scontati ma spero graditi.
Un caro saluto e come sempre buon lavoro.
Aldo
E ci mancherebbe altro che non fossero graditi, grazie.
Un saluto, Alessandro.