Dopo anni di professione, abbiamo avuto modo di constatare che nei pazienti anziani, e non solo, si verificano eventi traumatici agli incisivi inferiori, di cui tutti noi conosciamo i motivi biologici.
In questi casi il paziente arriva in studio come “urgenza” e desidera un provvedimento immediato per risolvere dolore e mobilità dell’elemento traumatizzato. L’esagerata mobilità, infatti, risulta fortemente invalidante.
Nei casi selezionati, nei quali l’instabilità dell’elemento e il danno alveolare escludono il reimpianto immediato, non resta altra strada che l’avulsione.
Non sempre esistono le condizioni tempestive per la sostituzione implantare per svariati motivi. Così, prima di gettare il dente negli infetti, abbiamo sperimentato la realizzazione di un supporto con del filo ortodontico fissato agli elementi vicini con due micro-fossette in cui alloggiarli, quindi due slot sulla parte posteriore dell’elemento avulso e sezionato all’altezza della festonatura e chiuso in retrograda. Ora non resta che sigillare il tutto con resina composita.
Durante le fasi di stabilizzazione del filo ortodontico manteniamo l’idratazione conservandolo in soluzione fisiologica.
Il provvedimento è relativamente veloce, dopo una curva di apprendimento nel fissaggio delle due rotaie ai denti contigui, e in grado di ridare dignità al sorriso del paziente che, per nostra esperienza, è sempre piacevolmente stupito nel vedere il proprio dente reinserito in un’unica seduta.
L’idea non è del tutto nostra, ma nasce da un corso di molti anni fa in cui ci fu presentato un protocollo simile che però consisteva in un kit in grado di fissare micro-attacchi agli elementi vicini per poi inserire un manufatto protesico calettato sugli stessi.
Nel nostro caso usiamo lo stesso dente del paziente opportunamente adattato allo scopo.
Non si tratta di una soluzione definitiva, anche se ai nostri controlli abbiamo superato anni senza problemi, ma potrebbe trattarsi di un’alternativa in grado di rimediare in modo estemporaneo alle richieste del paziente traumatizzato, che non pregiudica, a distanza di tempo, il ricorso ad altre terapie con il semplice ripristino in composito delle piccolissime depressioni create nello spessore dello smalto dei denti adiacenti.

Aldo Crespi
Libero professionista a Corsico (Milano)
Ottimo lavoro. l’unico rischio è che il paziente non faccia più il lavoro definitivo…
Scherzi a parte, è una soluzione ottima per fornire un’estetica immediata, o per venire incontro a pazienti con poche possibilità economiche.
Complimenti
Caro Paolo,
apprezzo il tuo complimento da “grande conservatore”.
Hai perfettamente ragione il rischio è quello ma ci ripaga la soddisfazione.
Un caro saluto e come sempre buon lavoro.
Aldo