Un anziano paziente di circa 95 anni lamenta da qualche mese la difficoltà nel posizionamento della protesi mobile superiore. L’anziano signore riferisce una sensazione di gonfiore a carico del secondo quadrante, con coinvolgimento anche dell’emivolto di sinistra. All’esame obiettivo intraorale si osserva un’ampia area di colorito rossastro in corrispondenza della porzione posteriore del secondo quadrante con interessamento della componente palatale fino alla linea mediana e del fornice vestibolare (fig. 1). I margini della lesione non sono ben definiti e la stessa è sovrastata da aree biancastre asportabili. I tessuti del fornice sono estremamente induriti ed è presente un coinvolgimento dei linfonodi sottomandibolari di sinistra, che risultano aumentati di volume ed estremamente duri. ?Tornando ad osservare la lesione allo stato iniziale si può apprezzare innanzitutto il differente aspetto della mucosa patologica. L’area del terzo medio e terzo posteriore del mascellare di sinistra si presenta rossastra e sovrastata da lesioni bianche asportabili. ?Alla palpazione si apprezza un intenso indurimento di tutta la zona circostante che risulta dolente e la reazione linfonodale è esuberante, in particolare in corrispondenza della regione sottomandibolare. ?In figura 2 sono riportate in modo schematico le aree in cui è stato scelto di effettuare il prelievo. Con le lettere “A”, “B” e “C” sono indicate rispettivamente la porzione più palatale della lesione, quella mesiale e quella disto vestibolare. ?In seguito alla somministrazione di una adeguata dose di anestetico sono state perfezionate le incisioni con bisturi circolare di 6 mm di diametro. Il tessuto presentava una consistenza aumentata e l’aspetto era francamente biancastro e amorfo, senza le caratteristiche normali del tessuto sottomucoso del cavo orale. Il sanguinamento è stato abbondante, ma controllato adeguatamente con punti di sutura staccati in seta 4/0 (fig. 3). ?La diagnosi istologica è stata di linfoma. L’aspetto della lesione associato al dato clinico di estrema reazione linfonodale potevano includere il linfoma tra le possibili diagnosi cliniche, ma solo l’analisi microscopica del tessuto ha permesso di individuare con esattezza questa patologia. Il paziente è stato inviato dallo specialista, dove sarà sottoposto a cicli di radio e chemioterapia.
Pubblicato il 03/01/2011

Alberto Pispero
Specialista in Chirurgia orale - Università di Milano, Unità operativa di patologia e chirurgia orale