Le vernici al fluoro sembrano costituire un trattamento efficace in grado di produrre un’inversione del processo che porta all’instaurarsi di lesioni cariose, sia nei denti decidui che permanenti; considerate le evidenze scientifiche, gli odontoiatri pediatrici dovrebbero utilizzarle come adiuvanti nel trattamento delle lesioni a macchia bianca: lo hanno scritto Tathiane Larissa Lenzi e i suoi colleghi dell’Università brasiliana di Santa Maria sul Journal of American Dental Association a conclusione di una revisione sistematica della letteratura.
L’individuazione precoce e la messa in campo di interventi non invasivi costituiscono i due passi salienti per il controllo della progressione della carie. Si è notato da tempo che non tutte le lesioni si evolvono necessariamente verso la carie; secondo alcuni studiosi, per mantenere sotto controllo quelle poco o per niente attive possono bastare una dieta adeguata e un intervento che eviti la formazione di biofilm, ma per le lesioni attive è stato proposto l’utilizzo di gel e vernici al fluoro, la cui applicazione è stata consigliata nei bambini un paio di volte all’anno.
L’utilizzo di questi prodotti fa sì che il fluoro si accumuli sulla placca batterica e nella saliva in forma di fluoruro di calcio. L’ambiente acido produce una reazione con lo smalto sulla superficie dei denti e stimola lo scioglimento del fluoruro di calcio disponibile che contrasta la demineralizzazione e, al contrario, favorisce la remineralizzazione.
L’esame della letteratura non ha portato all’identificazione di un numero sufficiente di studi relativi ai prodotti in gel. Anche riguardo alle vernici al fluoro, i lavori pubblicati non hanno reso semplice l’effettuazione della metanalisi, essendo infatti caratterizzati da protocolli diversi, condotti con prodotti di varie marche e applicati con tempistiche differenti, tuttavia i ricercatori brasiliani hanno provato la loro efficacia nell’arrestare la progressione delle lesioni cariose sullo smalto.
Nel caso di lesioni nei denti decidui, sia quattro applicazioni di vernice al fluoro a intervalli settimanali che due applicazioni a distanza di quattro mesi hanno prodotto i risultati sperati nell’inversione del processo verso la carie della macchie bianche (nell’81,2% dei casi, rispetto al 37,8% registrato nelle lesioni non trattate). Nei denti permanenti, un regime di tre applicazioni a distanza di tre mesi ha portato a una diminuzione significativa nella prevalenza della carie rispetto ai gruppi di controllo.
In presenza di lesioni attive, il deposito di fluoro che si forma con l’utilizzo di dentifrici contenenti questo minerale oppure con il consumo abituale di acqua fluorata, non è ritenuto sufficiente per influenzare il processo di demineralizzazione-remineralizzazione e gli autori, di conseguenza, caldeggiano l’utilizzo delle vernici al fluoro.
Renato Torlaschi