Un bambino di 11 anni si è presentato alla nostra attenzione presso l’ospedale di Borgo Roma (Università degli Studi di Verona) riportando che il suo sorriso gli causava problemi sociali e lo faceva sentire a disagio (fig. 1). All’esame obiettivo si evidenziavano diastemi multipli nel settore superiore anteriore, un incisivo laterale era di forma conoide e l’altro microdontico: condizione che, citando il piccolo paziente, lo faceva sembrare Dracula. Entrambi i canini risultavano ruotati e si evidenzava trascurabile tipping dell’elemento 11. L’andamento delle parabole gengivali era armonico, nonostante le microdonzie. La mancanza di collaborazione del giovane impediva di procedere con il trattamento ortodontico fisso che sarebbe stato indicato, in considerazione dell’età e delle malposizioni dentarie.
La riabilitazione conservativa è stata pianificata dopo attenta analisi dei volumi e delle rotazioni degli elementi. Durante la prima visita, a questo scopo, sono state rilevate due impronte in alginato al fine di costruire una ceratura diagnostica che ci guidasse nello studio del caso e nella successiva ricostruzione. Abbiamo optato per una tecnica ricostruttiva che consentisse la massima possibilità di reintervento in futuro e garantisse ai denti del giovane paziente l’aspettativa di vita più lunga possibile.
È stato deciso di non intervenire sugli incisivi centrali superiori vista la trascurabilità estetica del tipping dell’elemento 11.
Sulla ceratura diagnostica, abbiamo realizzato un silicon index come guida alla ricostruzione (fig. 2).
La scelta del colore e delle masse utilizzate è stata determinata prima dell’isolamento mediante Composite Button Technique (fig. 3) e successiva analisi ed elaborazione delle foto digitali.
Il materiale composito utilizzato è stato Ceramx Duo (Dentsply Sirona):
– dentina D1 per realizzare il body del restauro;
– smalto E1 per scudi palatali e margine incisale degli incisivi laterali;
– smalto E2 per il resto della superficie vestibolare degli incisivi laterali e di quella dei canini.
Dopo aver eseguito l’isolamento mediante diga di gomma, gli elementi laterali e canini sono stati direttamente condizionati con approccio no-prep (fig. 4). La procedura adesiva (fig. 5) è stata eseguita con sistema due step, secondo le indicazioni del produttore (Prime&Bond Active, Dentsply Sirona).
Con il silicon index sono stati realizzati uno per uno gli scudi palatali in smalto (fig. 6), rispettando gli spazi per le pareti interprossimali. Le pareti prossimali sono state realizzate in dentina per evitare un’eccessiva traslucenza e poi coperte con massa smalto vestibolarmente. Per ottenere la giusta convessità e la forma interprossimale è stata utilizzata la matrice sezionale posizionata verticalmente (fig. 7), stabilizzata e adattata mediante cuneo. Una volta realizzate tutte le pareti interprossimali (fig. 8) è stata quindi apposta la parete vestibolare di smalto di ogni dente, con spessore di 0,5mm (fig. 9).
I confini delle pareti dei restauri sono stati marcati in matita (fig. 10) per evidenziare le linee di transizione e definire l’anatomia primaria e secondaria, in modo da procedere alla rifinitura del margine cervicale e delle forme, eseguite con una fresa diamantata fine montata su manipolo a bassa velocità. Sono state poi eseguite procedure di finishing e polishing (fig. 11) con gommini e paste (PoGo e Prisma Gloss, Dentsply Sirona). Sono stati infine eseguiti i necessari controlli occlusali e i tragitti funzionali.
I restauri sui canini e sugli incisivi laterali risultano estremamente integrati e biomimetici. Il sorriso risultante è naturale e morfologicamente adatto all’età del paziente (fig. 12).
In 5 ore è stato ridato il sorriso a un paziente pediatrico correggendo problemi estetici, ortodontici (rotazione dei canini) e protesici (realizzazione di additional in composito sui laterali), trasformando un caso clinicamente e tecnicamente difficile in un successo, certificato dalla franca soddisfazione del paziente.
Tutor: Dr.ssa Francesca Zotti, ricercatore e titolare dell’insegnamento di odontoiatria conservativa all’Università di Verona
Il caso clinico ha vinto il Global Clinical Case Contest 2018 di Dentsply Sirona, un concorso che premia i migliori casi clinici realizzati dagli studenti del corso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria di tutti gli atenei del mondo

Matteo Salvato
Odontoiatra